È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea – serie L 62 –, il Regolamento di esecuzione (UE) n. 186/2013 della Commissione del 5 marzo 2013 recante l’iscrizione della denominazione “Salame Felino” IGP nel registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette. Salgono così a 247 le Dop e Igp italiane registrate in ambito comunitario a conferma della leadership consolidata che il nostro Paese detiene in Europa.

Il “Salame Felino” IGP si distingue dagli altri prodotti della stessa categoria merceologica per la sua compattezza e consistenza non elastica, per la sua omogeneità e per la colorazione rosso rubino. Il gusto è dolce e delicato. Si tratta di un salame che, a differenza della grande maggioranza di quelli in commercio, viene insaccato esclusivamente in budello naturale (mai sintetico). Il “Salame Felino” è privo di lattosio e di farine di latte, presenta un pH moderatamente alto con conseguente esaltazione delle qualità organolettiche del prodotto.

La zona di produzione del “Salame Felino” IGP corrisponde al territorio amministrativo della Provincia di Parma.

La reputazione del “Salame Felino” IGP è dimostrata dalla copiosa bibliografia recante riferimenti e citazioni al prodotto in argomento. La più antica raffigurazione del Salame Felino IGP pare sia quella rappresentata nella decorazione interna del Battistero di Parma (1196-1307), dove, nella lastra dedicata al segno zodiacale dell’Acquario, compaiono, posti a cavallo di un sostegno girevole di una pentola, sul focolare, due salami che per dimensioni e forma, ancora attuali, sono riconducibili al «Salame Felino» IGP.

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