Nell’approssimarsi del periodo più freddo dell’anno, padrone indiscusso dello scenario di serate e ambienti tipici invernali è il vin brulé. Semplice nella sua sostanza ma generoso per storia e legami culturali.

Secondo diverse tesi è possibile affermare la sua nascita già nel periodo romano, quando il suo predecessore “il vino speziato” era di largo consumo e le spezie servivano a conservare meglio il vino.

Successivamente fu elaborato corretto e arricchito di particolari dai frati, grandi conoscitori d’erbe e spezie. Ha numerose proprietà benefiche poiché è corroborante, riscaldante e disinfettante. In passato, in Francia era chiamato “il vino dei poeti di strada”, in quanto essi trovavano nelle lunghe serate invernali il giusto conforto e ispirazione per le loro rappresentazioni teatrali nelle vie parigine di fine ‘800 e ‘900.

Gli ingredienti di questa calda bevanda invernale sono: un litro di vino rosso e corposo ad esempio il sangiovese, come consigliano i migliori barman, 2 stecche di cannella, 200 grammi di zucchero, 8 chiodi di garofano, un arancio ed un limone.

La sua preparazione è semplice e talvolta anche piacevole e si sviluppa così: sbucciando prima l’arancio ed il limone privando la buccia della parte bianca, successivamente poi in una pentola a lati alti aggiungere i chiodi di garofano e le stecche di cannella, unire il vino rosso e 200 grammi di zucchero con le bucce dell’arancia e del limone, mescolate il tutto per sciogliere gradualmente lo zucchero, portare in ebollizione per qualche minuto e mescolare con un cucchiaio di legno.

Il vin Brulé è una bevanda poco alcolica poiché con l’ebollizione parte del suo contenuto alcolico evapora e quindi ben si adatta alle esigenze di tutti coloro che non tollerano bevande troppo alcoliche. E’ una bevanda preziosa nella sua semplicità ma imprescindibile nel suo carisma legato alle atmosfere invernali. Il vin brulé è un popolare alimento-medicina dalle origini antiche.

Le sue qualità terapeutiche del vino e delle erbe spontanee erano note agli antichi: sui vini salutari si scriveva già nei ricettari del Medioevo. Il vin brulé bevuto caldo è un ottimo “antifreddo”, grazie a polifenoli e alcool che procurano una benefica vasodilatazione. E’ molto efficace nel combattere malattie da raffreddamento e virosi polmonari: l’azione antivirale si deve ai tannini del vino, antagonisti naturali delle proteine dei virus.

Ma la sua fama di elisir, il vin brulé, la deve anche ai principi attivi degli altri suoi ingredienti: la cannella, che tra le sue proprietà, ha anche quella di combattere gli stati influenzali; i chiodi di garofano, potenti antibatterici; le scorze di limone, antisettiche e balsamiche, utili nelle infezioni respiratorie dovute a influenze e bronchiti.

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