“Lo studio che abbiamo il piacere di proporvi tratta del trasporto del sale e delle vicende ad esso connesse, destinato alla Magnifica Comunità di Cadore dalla Repubblica di Venezia”.

È questa la sintesi che Massimo della Giustina, studente in medicina, socio del Circolo Vittoriese di Ricerche Storiche e Irene Spada, dottoressa magistrale in Conservazione dei Beni Culturali, fanno per presentare un libro che raccoglie notizie, fatti e documenti preziosi sul mondo di quello che nell’età medioevale e moderna è sempre stato considerato un vero e proprio oro bianco. Un genere di importanza capitale nell’economia europea e nella vita quotidiana della popolazione.

In particolare, nel libro “Il sale in viaggio da Venezia al Cadore“, ed. Compiano Editore, i due autori affrontano la rotta del sale con i suoi cambiamenti e il commercio in queste due località dove sorgevano i magazzini cadorini di Serravalle e di Portobuffolè. Un viaggio di cui si analizza non solo il tragitto ma anche tutto ciò che vi ruota intorno dalle modalità di trasporto alle figure fondamentali quali burchieri, conduttori generali, daziari, dispensieri…

Il sale è un elemento fondamentale per Venissa e rende unico al mondo il terroir da cui ha origine il Simbolo d’Oro della Venezia Nativa.

Gianluca Bisol aprirà l’evento con un benvenuto e, a fine presentazione, si brinderà con eccellenze Bisol.

Appuntamento a Venissa, dunque, il 29 giugno 2013 alle ore 16.30 (posti limitati, gradita la prenotazione)
Contatti: Venissa – Fondamenta Santa Caterina, 3 – Isola di Mazzorbo – Venezia

IL SALE IN VIAGGIO DA VENEZIA AL CADORE
Cinque secoli di storia attraverso le vicende dei magazzini di Portobuffolè e Serravalle
di Massimo Della Giustina e Irene Spada
Prefazione di Alvise Zorzi
Introduzione di Michela Dal Borgo
ed. Compiano Editore

Il libro racconta le vicende legate al mondo del commercio del sale nel periodo compreso tra il XVI secolo e la caduta della Repubblica di Venezia (1797) con accenni ad anni successivi, sino al termine della prima dominazione austriaca (1798-1806).

I fatti descritti si snodano lungo le varie tappe del percorso che, dalla Punta della Dogana di Venezia, terminava a Pieve di Cadore.
Località fondamentali lungo questo tragitto sono la città di Portobuffolè, tappa finale del trasporto fluviale e prima località di partenza del trasporto via terra, e la città di Serravalle, ultima tappa prima dell’inizio del faticoso attraversamento delle montagne.

Emergono numerosi curiosi elementi sino a oggi ignorati.
Tra questi, per la città di Portobuffolè, citiamo a titolo d’esempio due furti di cui possediamo una dettagliata descrizione, le relazioni di naufragio e delle inondazioni della Livenza, l’acquisto e la descrizione di un nuovo stabile da adibirsi a magazzino; acquisto fatto per risolvere una vertenza sorta tra la Comunità di Cadore e il Podestà di Portobuffolè.
Del magazzino di Serravalle, di cui sinora era ignota l’esistenza, riportiamo i diversi cambi di sede nel corso dei secoli; cambi anche in questo caso dovuti a liti con i proprietari degli stabili. Interessante il furto di sale compiuto da un conduttore che a seguito di ciò fu bandito da tutto il territorio della Repubblica e messo a morte in contumacia. Durante la ricerca sono emerse diverse testimonianze di litigi per l’approvvigionamento di sali, sino al ricorso alle armi.

Il volume è arricchito da un sostanzioso apparato cartografico e iconografico proveniente in massima parte dall’Archivio di stato di Venezia e dalla Biblioteca nazionale Marciana.
A corollario, in appoggio al testo, sono stati trascritti un centinaio di documenti inediti.

MASSIMO DELLA GIUSTINA, nato a Vittorio Veneto, classe 1986. Studente di Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Trieste. Socio del Circolo Vittoriese di Ricerche Storiche dal 2008. Sta compilando da diversi anni uno studio approfondito sulla casata dei “Della Giustina”. Collabora con Irene Spada a diversi studi e ricerche in area veneta e locale.

IRENE SPADA, nata a Vittorio Veneto, classe 1986. Dottoressa magistrale in Conservazione dei Beni Culturali; laurea conseguita presso l’Università degli Studi di Udine. Attualmente impegnata in un dottorato di ricerca in Storia dell’arte presso il medesimo Ateneo con un progetto inerente la storia della tutela dei beni culturali. Iscritta dal 2011 al Circolo Vittoriese di Ricerche Storiche ha partecipato, in collaborazione con Massimo Della Giustina, al Convegno 2012 organizzato dalla stessa associazione. É coautrice con la medesima collaborazione del volume “L’oratorio di San Floriano ai Con Alti” uscito nell’ottobre 2012 per i tipi Compiano Editore.

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