Mancano poche ore e a Londra verrà annunciata la nuova classifica dei 50 migliori ristoranti al mondo “The World’s 50 Best Restaurants 2012” patrocinata da S.Pellegrino e Acqua Panna. Grazie a un’intuizione della redazione della rivista inglese Restaurant, dal 2002 appassionati e professionisti di tutto il mondo tornano a chiedersi ogni anno quale sia il miglior ristorante del pianeta.

Dalla prima classifica (questo il podio nel 2002 : 1. El Bulli Spagna; 2. Restaurant Gordon Ramsay UK; 3. The French Laundry USA ) molto è cambiato nel modo di fare e intendere la ristorazione a livello mondiale. Le ultime due edizioni hanno visto in testa il ristorante Noma del danese René Redzepi, capofila della nuova cucina nordica su cui si è da tempo concentrata l’attenzione della stampa internazionale.

837 è il numero dei votanti dell’edizione 2012, un piccolo esercito di ristoratori, gastronomi e giornalisti, sensibili al lato più innovativo della ristorazione che guardano con curiosità e attenzione al mondo che cambia, anche tra i fornelli.

In pratica come funziona? Il mondo è viene suddiviso in 27 aree geografiche (Brasile | Francia | Asia Centrale & Russia | Europa dell’Est | Medio Oriente & Nord Africa | Grecia, Turchia, Cipro & Georgia | Benelux | Italia | Hong Kong, Macao, Taiwan | Austria, Svizzera & Liechtenstein | Danimarca, Norvegia & Svezia | UK & Irlanda | USA Stati dell Est | Germania | America Centrale & Messico | Sud America (eccetto il Brasile) | Europa del Nord Est, Islanda & Groenlandia | Sud Africa | Sud Est Asiatico – Sud | Sud Est Asiatico – Nord | Cina & Korea | Australasia & Oceania | Spagna & Portogallo | India | USA – Ovest | USA – Centro & Canada | Giappone). Ognuno dei 31 votanti all’interno di ciascuna area è chiamato a segnalare i 7 ristoranti più interessanti visitati negli ultimi 18 mesi di cui almeno 3 al di fuori della zona geografica di appartenenza.

Non esiste una regola da seguire per l’assegnazione del voto che è indipendente da elementi quali la categoria di appartenenza o ancora il genere di cucina proposto. Tale è il numero dei giurati e il loro variegato profilo e tale è l’interesse che la cucina e gli chef suscitano ormai da anni a livello globale che è difficile rimanere indifferenti a una classifica, unica nel suo genere, che ha il pregio di mettere a confronto le migliori insegne di tutti i continenti individuando i nuovi protagonisti di un ambiente naturalmente mutevole e creativo come la cucina.

Sarà dunque il danese Renè Redzepi a trionfare per la terza volta o verrà scalzato da uno spagnolo (Joan Roca o Andoni) piuttosto che da un italiano come Massimo Bottura che, lo scorso anno, ha scalato la classifica sino raggiungere il 4° posto?

Nel 2011 i primi 10 furono : 1. Noma, 2. El Celler de Can Roca, 3. Mugaritz, 4. Osteria Francescana, 5. The Fat Duck, 6. Alinea, 7. D.O.M., 8. Arzak, 9. Chateaubriand, 10. Per Se. Un solo ristorante italiano fra i primi 10 e altri 5 nella seconda metà della classifica: Combal.0 di Davide Scabin a Rivoli (TO) 28°; Le Calandre di Massimo e Raffaele Alajmo 32°a Rubano (PD) ; Cracco di Carlo Cracco 33° a Milano; dal Pescatore di Antonio e Nadia Santini 38° a Canneto (MN) e, al 39° posto, Il Canto dell’hotel Certosa di Maggiano a Siena con lo chef Paolo Lopriore.

Se i posti per assistere alla cerimonia a Londra sono esauriti da settimane, chiunque da tutto il mondo potrà collegarsi in diretta streaming lunedì 30 aprile a partire dalle 21 dalla home page del sito www.finedininglovers.com per assistere all’assegnazione degli “Oscar” della cucina.

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