Il VinoSafari è un appuntamento ormai classico, pensato per chi vuole scoprire – in una giornata – la straordinaria ricchezza della viticoltura nell’area della Bassa Atesina: uno speciale viaggio dedicato al vino, fatto di degustazioni e incontri con i produttori, che si tiene ogni primo venerdì del mese.

Quest’anno, in occasione della Festa della Donna, la Strada del Vino dell’Alto Adige ha pensato di proporne una versione speciale, tutta al femminile.

Nelle cantine dove l’ispirazione nasce dalle donne

Un terroir unico, protetto dai freddi del Nord grazie alla barriera delle Alpi, dove si trovano decine di cantine che disegnano – per gli appassionati di enologia così come per i semplici curiosi – un interessante percorso di degustazioni: questa è la Strada del Vino dell’Alto Adige. E qui, tra queste colline rigate dai vigneti, sono davvero tante le donne che hanno deciso di dedicarsi alla viticoltura.

Tra queste c’è Christine Ochsenreiter, dell’Azienda Haderburg di Pochi, appena sopra il comune di Salorno: insieme al marito Alois, producono una delle bollicine più rinomate dell’area, premiata nel 2009 come miglior spumante d’Italia dal Gambero Rosso (Tre Bicchieri). Inoltre quest’azienda, fondata a metà degli anni Settanta, ha abbracciato la filosofia produttiva biodinamica e, negli ultimi tempi, si sta facendo conoscere anche per i suoi vini fermi.

Restando tra i premiati della regione, non si può non ricordare il Lagrein Riserva 2009 di Griesbauerhof, rosso dal sapore complesso e particolarmente intenso (Tre Bicchieri Gambero Rosso). Dietro a questa etichetta ci sono Georg e Margareth Mumelter: lei sostiene sempre che il capo è suo marito, ma sicuramente Margareth è la forza trainante dell’azienda (un magnifico maso di proprietà dei Mumelter dal 1785, ai piedi delle colline di S. Maddalena e S. Giustina in località Rencio).

Ma l’amore per il vino sta contagiando anche le nuove generazioni: è il caso di Ingun Walch, figlia di Willi e Gerlinde della cantina Hofkellerei di Termeno. Diplomata in enologia e viticoltura, è entrata a far parte dell’attività di famiglia – una realtà piccola che si distingue per l’alta qualità, conosciuta soprattutto per il suo Gewürztraminer – da circa due anni: la sua prima creazione è stato un Pinot rosé, che naturalmente porta il suo nome. Senza dimenticare il ruolo della mamma Gerlinde che, dopo aver abbandonato il mestiere di cronista in un giornale locale, ha deciso di affiancare il marito, occupandosi dell’immagine dell’azienda.

Masi ed enoteche, ma sempre al femminile

Lo speciale appuntamento dell’8 marzo, come consuetudine di ogni VinoSafari, permetterà ai partecipanti di scoprire cultura, territorio e sapori della regione. Oltre alla visita guidata di Bolzano, con un percorso legato naturalmente al tema del vino, in programma c’è un pranzo-degustazione al maso Fichtenhof di Cauria/Salorno.

Protagoniste ancora le donne, ovvero le sorelle Ingrid e Uli, che gestiscono questa storica trattoria seguendo le orme della nonna: in tavola piatti semplici e genuini, preparati con ingredienti del territorio, frutto di un’agricoltura fedele alle tradizioni.

Ça va sans dire che anche la conclusione della giornata sarà all’insegna di una donna: il Vinosafari dell’8 marzo si chiuderà infatti con un aperitivo all’Enoteca Enovit di Bolzano: “dietro al bancone” Lisa Anderle, proprietaria e grande esperta di vini.

In allegato il programma dettagliato della giornata, con orari delle visite. Il prezzo è di 95 euro a persona, incluso viaggio in minibus con accompagnamento di guide professioniste, degustazioni vini, visita guidata a Bolzano, menù-degustazione a pranzo.

Info & iscrizioni:

Strada del vino dell’Alto Adige, tel. 0471 860 659, info@suedtiroler-weinstrasse.it

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