Un bimbo di 9-10 anni su 5 è in sovrappeso e uno su 10 è obeso. Sono diverse le cause. Frequentare con assiduità un Fast Food sottopone al rischio di obesità infantile, perché propone grandi quantità di cibo presente di bel aspetto e profumo, ricco naturalmente di grandi quantità di zuccheri e grassi dannosi.
Viene chiamato Junk food, (cibo spazzatura) un cibo preparato con prodotti di bassa qualità, ricchi di conservanti, coloranti e sostanze chimiche. Non dimentichiamo la Pubblicità che è allettante e seducente che fa più presa sulle persone estremamente golose.
Sempre più spesso i bambini vengono parcheggiati buoni buoni davanti alla TV babysitter. Sono bambini molto delicati e iperattivi, trascurati e lasciati da soli e cosi imparano a mangiare male. Oppure per tappare il buco della noia, dello stare senza far niente, sono abituati a ricevere costantemente qualcosa, stimoli e, al tempo stesso, a richiedere attenzioni e cibo.
In queste circostanze la richiesta che il bambino fa del cibo non parte tanto dalla fame, dal buco del pancino, ma riguarda una sensazione di vuoto interna, appartenente più all’area del cuore, che spinge il piccolo a fare del cibo il proprio compagno o il tappo che riempie e pacifica. Nonostante l’evidente presenza di una componente psichica e relazionale in queste situazioni alimentari, spesso l’intervento è orientato prevalentemente a livello qualitativamente nutrizionale.
Gli alimenti appartenenti a questa nefasta categoria di grande interesse a questa fascia di età sono: gelati confezionati, pizza surgelata, patatine fritte con tomato e maionese, wurstel, cornetti da forno, bibite gassate e bibite dietetiche.
Tutto molto saporito e irresistibili difficile a non mangiarli. Per questo è fondamentale sensibilizzarli al cibo sin da piccoli. La cultura alla corretta dieta è l’unico strumento per difendere la salute dei bimbi. I bambini non nascono con abitudini alimentari sane, non riconoscono il buono ed il cattivo. E’ responsabilità di un genitore di guidare i loro figlioli nella giusta direzione.
Il passo più importante è quello di dare l’esempio, perché il bambino mangia tutto ciò che si prepara per loro. Occorre insegnare a far capire l’importanza di una dieta sana e la scelta di alimenti genuini.
Si comincia dalla Colazione, il primo rifornimento di energia, che ha un ruolo fondamentale dal primo pasto del mattino.
E’ consigliata per una Sana Alimentazione, per non cedere nel corso della giornata, alla tentazione di spuntini ipercalorici. A ricreazione per spezzare la fame un altro pieno energetico, per non subire cali di attenzione e soccombere alla stanchezza. Ovviamente i bambini hanno bisogno di tanta energia per le loro attività e per crescere. Il cibo è un carburante essenziale, ma non bisogna abbuffarli per la preoccupazione che mangino poco.
Non mancheranno le Feste di Compleanno tra amici, che saranno le uniche occasioni speciali di tanto in tanto per mangiare cibo meno sano.
La Dieta mediterranea rappresenta un valido modello da seguire, perché suggerisce il consumo di cereali, pane e pasta in quantità moderata, frutta e verdura, ricca si vitamine e sali minerali, e legumi da alternare a tavola a pesce azzurro (ricco di calcio e omega 3), latticini, uova e carne come fonti proteiche.
I bambini dovrebbero bere molta acqua, un litro e mezzo di acqua al giorno, sia per una corretta idratazione, ma anche perché essendo iperattivi, sudano molto. Insegnare nutrizione al bambino non è difficile o stressante. Ci vuole un pò di pianificazione qualche piccolo sforzo per dare l’esempio.
Fare la spesa insieme al supermercato è un ottimo rimedio sia per insegnare da piccoli il processo decisionale e anche di responsabilità all’acquisto. Acquistare insieme, partecipare in cucina diventerà un gioco divertente per imparare a non mangiar male.
Dott.ssa Patrizia Zinno