Glamour e understatement al tempo stesso questa è la Maremma. Charme ed emozioni allo stato puro. Appartata, segreta, riservata a chi è sensibile alla bellezza. Una terra in parte remota e schiva dal fascino intimo di luoghi fortemente preservati.

Superata la ritrosia, quest’anno la Maremma si mostrerà al pubblico in una lunga tre giorni (17-18-19 maggio) con un grande salotto open air tra le vie e le piazze più suggestive del centro storico di Grosseto che ne rappresenta un po’ il cuore e la “capitale”.

E’ MAREMMA WINEFOODSHIRE, il salone dei vini, delle eccellenze agroalimentari e della cultura maremmana, ideato dat Giovanni Lamioni, maremmano doc e presidente dalla Camera di Commercio di Grosseto che organizza la manifestazione con il supporto di Artex.

Sarà una vera festa: si entrerà nella scenografica  piazza Duomo per poi passare in piazza Dante, spostarsi in piazza del Sale proprio sotto le mura, e raccogliersi nella riservata piazza San Francesco.

Il “racconto” maremmano si dipana lungo spazi caratterizzati da un’impronta eco fashion attraverso immagini, storie, sapori, profumi, atmosfere che parlano di una terra in cui è forte la commistione tra natura e arte, ruralità autentica e storia. Una terra vocata al bello quanto al buono con prodotti eccellenti e vini memorabili, frutto di una viticoltura all’avanguardia in un terroir sempre più emergente.

Eccellenze da scoprire e degustare a Maremma WineFoodShire attraverso “wine tasting” e “classi del gusto” coordinate da Paolo Massobrio e Graziana Grassini, “colazioni maremmane”, “merende sul prato”, “cene del casolare”. Una Maremma da assaporare anche a casa facendo shopping alla “Bottega Maremmana”.

All’interno di aree suddivise in WINE, FOOD, ARTI saranno gli stessi produttori storici e i più giovani a raccontare la qualità, il lavoro che c’è dietro l’eccellenza, gli artigiani del gusto come quelli delle arti, i pescatori come i butteri o gli allevatori. I maestri d’ascia come gli stylist che fanno esclusivamente capi di sartoria maremmana. E ancora, i cantori di storie e tradizioni millenarie come “Il Maggio” così come chi ha scelto di fare musica contemporanea a partire da quella popolare ed etnica e che accompagnerà queste tre notti maremmana sotto le stelle e giochi di luce fino a “tirar tardi”, come si dice da queste parti.

Lasciata la “Festa Maremmana” nel cuore di Grosseto, non resta che allontanarsi dalla città e dopo una manciata di chilometri, magari anche in bicicletta, perdersi lungo strade poco battute, sentieri che costeggiano il mare o viottoli di campagna.

Macchia mediterranea e boschi intricati, borghi fiabeschi in pietra, torri e castelli. Spiagge assolate e radure fitte di fiori selvatici, paesaggi di una luminosità intensa, rocce a picco sul mare e colline dolci, appena accennate ma ideali per gli ulivi e le viti.

La Maremma proprio quando sembrava di conoscerla continuerà a sorprendere ed emozionare.

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