Nessuna illusione. Non è una dieta che velocemente vi farà entrare nel costume tanto amato, anche se può aiutare a perdere peso.

La dieta Adamski è uno stile di vita su cui decidere di riporre la propria fiducia ed il proprio impegno.

Il naturopata francese Frank Laporte Adamski, dopo oltre trent’anni di attività, ha elaborato quello che descrive come il suo metodo per stare bene, perchè dall’intestino e dal suo benessere può dipendere la salute globale di ogni essere umano.

Un libro fortemente divulgativo che pone molti interrogativi e spinge a molte rilflessioni, aspetti positivi e interessanti che vanno al di là della condivisione del metodo.

Racconta del nostro tubo digerente come di una strada ad una sola corsia, dove non si sorpassa in pratica, ecco perchè alla base vi è la divisione dei cibi a caduta lenta (cibi non acidi), a caduta veloce (cibi acidi) e neutri.

Non andrebbero mai associati i lenti ed i veloci, perchè?

I miei studi hanno rivelato che ogni cattiva associazione alimentare comporta un aumento dei processi fermentativi e putrefattivi a livello intestinale, con una produzione di veleni addirittura decuplicata rispetto alla normalità. (…) ha tutto il tempo per fermentare, intossicarvi e attaccarsi alle pareti del tubo come uno strato di intonaco“.

Ed è proprio quello strato di intonaco che non permette ad un certo punto il transito intestinale sia in senso orizzontale che verticale. I lenti impiegano all’incirca 4/5 ore per effettuare tutto il percorso, mentre i veloci corrono impiegando 30 minuti, ecco che se vengono mischiati le ore si moltiplicano incredibilmente.

Gli errori più eclatanti secondo Adamski? La pasta al pomodoro e la pizza margherita, dove la pasta (il cibo lento) viene abbinato ad un cibo veloce come il pomodoro. Anche la nostra tanto amata Caprese ha un problema similare, ovvero l’incontro tra mozzarella (lenta) e pomodoro (veloce).

L’autore è simpatico ed ironico, provoca citando il grande Ippocrate, il quale molto tempo prima ha affermato:

Prima di cercare la guarigione di qualcuno, chiedigli se è disposto a rinunciare a ciò che l’ha fatto ammalare“.

Nessuna rinuncia, grammi da pesare ed alimenti da evitare, da buon naturopata ritiene che tutto ciò di edibile esista in Natura ha un senso ed una funzione.

Lo consigliamo sia che siate in cerca di un grande cambiamento, sia che vogliate solo cominciare a prendere spunto per qualche accortezza. Ovviamente Adamski parla di risultati concreti solo se si sceglie di abbracciare a pieno (ma non senza sgarri) i suoi principi.

Ascoltate il vostro intestino ed osservate la vostra cacca. Ops, Adamski non teme ad usare questo termine.

Se ritenete che questo nostro “secondo cervello” ha qualcosa da dirci, non esitate e leggetelo!

La dieta Adamski

Antonio Vallardi Editore

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