Tra aprile e maggio, appuntamento lungo la Strada del Vino dell’Alto Adige con l’asparago di Terlano. Una vera e propria chicca per buongustai, questo ortaggio è frutto della tradizione agricola dell’Oltradige.

Sostenibilità, rispetto del territorio e valorizzazione della tipicità lo rendono, oggi più che mai, un prodotto unico e particolarmente pregiato.

Basti pensare che questi asparagi – bianchi, con una leggera velatura rosa sulla punta e nel gambo – si coltivano ancora senza l’uso di macchinari, si raccolgono rigorosamente a mano e possono essere venduti (e gustati) solo nel territorio di produzione: un “fazzoletto” di circa 10 ettari, che garantisce una produzione intorno ai 50.000 – 60.000 kg all’anno.

Inoltre, dal 2011, è in funzione il servizio “taxi degli asparagi” che, ogni due ore, passa a raccogliere gli asparagi per portarli al Consorzio: un solo furgoncino che serve tutti i produttori, a conti fatti un modo per risparmiare tempo e per ridurre l’inquinamento.

Degustare gli asparagi di Terlano

Come i gourmet sanno bene, il sapore delicato degli asparagi di Terlano va apprezzato entro poche ore dalla loro raccolta: proprio per questo motivo, in primavera diversi ristoranti dell’area vacanze di Bolzano e dintorni propongono menù ad hoc; mentre molti hotel hanno pacchetti dedicati alle settimane dell’asparago, che spesso includono – oltre alle degustazioni – anche visite guidate ai campi di coltivazione e alla Cantina di Terlano. È proprio in questo comune, e nelle vicine frazioni di Vilpiano e Settequerce, che il terreno sabbioso e fertile dell’Adige crea le condizioni ideali per la coltivazione dei turioni.

Oggi questi asparagi si possono riconoscere grazie al marchio Margarete, omaggio all’ultima regnante del vecchio Tirolo che abitava il castello sopra Terlano: un modo per sottolineare il fatto che questo è un prodotto di forte tradizione, tanto che già nel secolo scorso le famiglie della borghesia di Bolzano ne apprezzavano il gusto delicato.

Di quell’epoca resiste, ad esempio, l’abitudine di accompagnare l’ortaggio con la salsa bolzanina (preparazione a base di uova sode, erba cipollina, olio e aceto) e prosciutto cotto affumicato. Senza dimenticare che l’abbinamento perfetto è quello con il cosiddetto “Vino d’Asparagi”, nato nella storica Cantina di Terlano per affiancare, con appropriate aromaticità, le ricette a base di asparagi primaverili. L’etichetta corrisponde alle uve di Terlano Sauvignon DOC.

Un calendario di eventi green

Tanti gli appuntamenti in programma tra aprile e maggio per chi vuole assaggiare e conoscere meglio l’asparago a marchio Margarete. Per chi ama unire cibo ed esplorazione del territorio, il 25 aprile torna ad esempio la tradizionale “passeggiata culinaria naturalistica”, itinerario che comprende anche un pranzo a base di asparagi a Vilpiano e una degustazione di vini a Terlano.

Chi invece vuole acquistare gli asparagi, si può rivolgere allo shop della Cantina di Terlano (via Silberleiten 7, tel. 0471256400. Orario d’apertura del punto vendita: lu.-sa. ore 8-12 e 14-18, domenica ore 9-10).

Le tradizioni di Terlano

Terlano come terra di coltivazione vinicola risale a oltre 2000 anni fa. Il clima mite accompagna la maturazione dell’uva, conferendole un sapore particolare.

Fondamentale per lo sviluppo delle viti è la posizione di Terlano, situata alle pendici del Monzoccolo, su un terreno ideale: il porfido immagazzina calore, mentre la porosa pietra arenaria permette all’acqua di defluire nella terra, mantenendo asciutto il terreno a contatto con le radici.

Al centro della regione viti-vinicola di Terlano fu fondata, nell’anno 1893, una delle prime cantine sociali dell’Alto Adige: allora 24 viticoltori si posero come obiettivo quello di produrre e promuovere congiuntamente le vendite del vino.

Oggi, nella Cantina di Terlano, maturano un 40% di vini rossi e un 60% di vini bianchi, tutti a marchio D.O.C. Ma sono soprattutto i vini bianchi ad avere contribuito alla notorietà della cantina: fruttati e corposi, caratterizzati da notevole pienezza e longevità. Principalmente spiccano il vivace Pinot bianco e il Sauvignon, gradevolmente aromatico. Seguono lo Chardonnay e l’apprezzata Cuvée di Terlano, armoniosi e raffinati.

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