EBOLI (SA). Dieci anni e “sentirli tutti”: La Notte dello Scorzamauriello cresce e si fa più “grande”. Non più una sola data, ma ben quattro giorni per la “Ognissanti” tutta ebolitana che dice “No” ad Halloween e “Sì” alla tradizione.

Ispirato al magico folletto della leggenda popolare, lo Scorzamauriello, appunto, “corrispettivo” ebolitano del Munaciello partenopeo e del Monachicchio lucano, l’evento è ideato ed organizzato dall’associazione Le Tavole del Borgo che riunisce gli “storici” ristoratori del centro antico e si svolge con il patrocinio del Comune di Eboli e il sostegno di Tecnoscuola.
Ma quest’anno non sarà solo la “città vecchia” ad essere interessata da questa festa ormai divenuta appuntamento consolidato nell’offerta culturale regionale.

Lo Scorzamauriello, infatti, arriva nei quartieri e nelle scuole, oltre che nei locali de Le Tavole del Borgo, con una serie di iniziative che danno vita ad un vero e proprio cartellone di appuntamenti che prende il via domani e che prosegue nei giorni 29 e 31 ottobre e 1 novembre.
Si parte dal Comitato Quartiere Paterno di via Fontanelle che, dalle ore 18 di domani si trasforma ne La Casa dello Scorzamauriello e apre le sue porte per accogliere i più piccoli con animazione e racconti ispirati alla leggenda. A seguire, un percorso dedicato anche agli adulti alla riscoperta dei personaggi del folclore locale con ambientazioni a tema, figuranti in costume, musica e degustazioni, realizzato in collaborazione con l’associazione Eboli Cultura del Territorio.
Domenica 29, invece, sarà tutta dedicata ai bambini. Dalle 17,30 il teatro comunale Salita Ripa ospiterà Il teatrino dello Scorzamauriello: uno spettacolo teatrale a loro rivolto, a cura del Laboratorio Scena Teatro, diretto da Antonello De Rosa, che sarà preceduto da una merenda preparata ed offerta dai ristoratori de Le Tavole del Borgo con la collaborazione di Vincenzo Bardascino, giovane panificatore, promotore di un progetto di recupero delle antiche farine.

Seguirà la premiazione del concorso “Il Nostro Scorzamauriello”, rivolto agli istituti comprensivi della città, per la realizzazione di manufatti, testi scritti o disegni ispirati alla Scorzamauriello. Altra novità interessante, questa, che ha coinvolto ben 49 classi delle varie scuole, tra materne, elementari e medie, dal centro alla periferia. Presente anche uno stand dell’associazione L’Astronave a Pedali con creazioni artigianali raffiguranti il leggendario folletto.
Il 31 ottobre e l’ 1 novembre, poi, La Notte dello Scorzamauriello entra nel vivo con le ormai tradizionali e attese cene spettacolo all’interno dei cinque locali de Le Tavole del Borgo- Il Panigaccio, Vico Rua, L’Antica Cantina, Portadogana, Piazzetta Santa Sofia che si trasformeranno in un vero e proprio “palcoscenico” dell’arte e del gusto, ospitando intermezzi musico- teatrali itineranti e tematici.

Insieme alla cucina di qualità di ispirazione territoriale, a caratterizzare le cene spettacolo saranno le melodie partenopee di Mille Culure Trio; la comicità “d’autore” dell’attore Massimo Balsamo e NapolinTrip; l’intensità di Alessandro Tedesco e Margherita Rago, del Laboratorio Scena Teatro con “’O Munaciello….Tra Petito e De Simone”; i virtuosismi musicali dei cilentani Poterìco, direttamente dallle semifinali di Italia’s Got Talent 2015; le sonorità tradizionali ma contaminate di Pietro Cirillo, “l’anima tarantata della Lucania”, tra gli esponenti più apprezzati della musica popolare di questa meravigliosa “terra di mezzo” alla quale guarda l’orizzonte di questa edizione 2017 con una serie di richiami ad essa nelle scelte artistiche ma anche in quelle enogastronomiche.

Ze Nunziata_Gustavo
da sinistra Ze Nunziata e Gustavo Sparano

Foto_Ristoratori- Scorzamauriello

Per l’elaborazione del menù delle cene spettacolo i cinque ristoratori, guidati da Gustavo Sparano, hanno “fatto la spesa” in Basilicata, riempiendo un unico, grande paniere di una serie di prodotti d’eccellenza che ciascuno rielaborerà e proporrà alla propria maniera.

Ecco che saranno protagonisti della tavola le gustose olive di Ferrandina, i caratteristici peperoni scruschi di Senise, i fagioli “ciuoti” di Sarconi, il croccante e “voluminoso” pane di Matera, il saporito canestrato di Moliterno, gli “Strascinati” e tante altre prelibatezze che connotano la tradizione culinaria di questa regione tanto bella quanto antica.
Questo decennale è anche un omaggio a chi della tradizione è “portatore”, in un tempo in cui il “tramandare” rappresenta una azione sempre più importante, ai fini della scoperta e della conservazione delle proprie radici.

E’ così che le cene spettacolo, infatti, vedranno la partecipazione straordinaria di una delle depositarie della memoria storica locale, la meravigliosa “Ze’ Nunziata” Vignes, storica salumiera di piazza Portadogana dal ’44 agli anni ’80, che con i suoi 89 anni suonati e la sua energia contagiosa sarà accompagnata dall’attore e regista Bruno Di Donato in un dialogo estemporaneo su fatti e memorie della tradizione ebolitana dal titolo“Cunte d’Ajere”.
Nell’ultima giornata della manifestazione, 1 novembre, spazio anche ai libri con un appuntamento che suggella un importante riconoscimento, concesso alla manifestazione in occasione del suo decennale: il patrocinio di merito della Città di Matera, in nome di un legame antropologico, culturale e letterario ma anche progettuale in vista di Matera 2019, che intercorre tra Eboli e la Basilicata.

Lo Scorzamauriello ebolitano “incontra” il Monachicchio lucano di cui anche il celebre romanzo di Carlo Levi “Cristo si è fermato a Eboli” racconta- Lo fa tra le pagine di un altro bellissimo romanzo contemporaneo, ambientato in Lucania.

Si tratta di “Incantesimo d’Amore” (Ed Pellegrini) di Angelo Mellone, dirigente e capostruttura di RaiUno, che sarà presentato alle ore 18, presso la sala antica della biblioteca comunale “S. Augelluzzi”.

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