Lampade a basso consumo energetico: cosa sono, a cosa servono e soprattutto come si smaltiscono? A spiegarlo c’ha pensato Legambiente Basilicata e l’Ecolamp (Consorzio per il recupero e lo smaltimento delle sorgenti luminose a basso consumo esauste), che sabato 18 febbraio all’ipermercato Iperfutura di Potenza ha distribuito materiale informativo e divertenti questionari per verificare la conoscenza degli utenti sull’argomento. L’iniziativa fa parte della campagna nazionale Ilumina il riciclo, alla sua prima edizione, che vede coinvolte altre città quali Milano, Torino, Bologna, Roma, Varese, Anagni (FR), Senigallia (AN) e Pescara .

Quando la lampadina non funziona più nella maggior parte dei casi finisce nell’indifferenziato. Pochi sanno si tratti di un rifiuto speciale che, se disperso nell’ambiente, può inquinare molto. Le lampade fluorescenti esauste, infatti, sono rifiuti che contengono componenti tossiche ma possono essere riciclati fino al 95%.

Appartengono alla famiglia dei così detti Raee (Rifiuti elettrici e elettronici) insieme a pc, cellulari ed elettrodomestici. Esiste una precisa normativa che regolamenta la raccolta e lo smaltimento di questi oggetti. Tra le modalità previste dalla legge, ad esempio, c’è il cosiddetto sistema “uno contro uno”, entrato in vigore il 18 giugno 2010, in base al quale si può consegnare la vecchia lampadina esausta direttamente al negozio dove se ne acquista una nuova. Sarà cura del rivenditore conferirla poi nel luogo adeguato allo smaltimento.

In alternativa, il cittadino può portare la lampadina direttamente alle isole ecologiche comunali dove ci sono gli appositi contenitori.

Nel Comune di Potenza l’isola ecologica è convenzionata con l’Ecolamp ed è sita in via Del Gallitello. In Basilicata ci sono 39 isole ecologiche, mentre in tutt’Italia 3200, di cui Ecolamp ne presidia circa1700. Per facilitare i consumatori il Consorzio ha sviluppato anche un’applicazione per smartphone e tablet, l’Isola che c’è, scaricabile dal sito www.ecolamp.it, che consente la ricerca del centro di raccolta più vicino.

Per gli installatori e i manutentori invece Ecolamp ha ideato alcuni servizi specifici, organizzando dei punti di raccolta convenzionati (i Collection Point) dove poter conferire direttamente e senza costi qualsiasi quantitativo di lampade esauste, oppure, per quantità oltre i 100 kg di sorgenti luminose esauste, il servizio Extralamp, grazie al quale Ecolamp fornisce gratuitamente gli imballi per confezionare sia le lampade compatte che i tubi fluorescenti e li ritira sempre in modo gratuito direttamente presso il magazzino.

La campagna informativa che stiamo realizzando con Legambiente – dichiara Fabrizio D’Amico, Direttore Generale di Ecolamp – si inserisce in una strategia ben precisa che il Consorzio Ecolamp sta portando avanti da diversi anni e che ci ha visti impegnati in maniera importante nell’organizzazione d’iniziative di carattere didattico ed educativo volte a raggiungere un numero sempre maggiore di consumatori, aziende, istituzioni e operatori del settore illuminotecnico con messaggi sull’importanza di trattare in maniera corretta le sorgenti luminose a basso consumo sia per evitare la dispersione in ambiente di sostanze nocive sia per poter recuperare materiali altamente riciclabili. I numeri confermano che siamo sulla strada giusta: il 2011 si è concluso con un incremento del 13% nella quantità di sorgenti luminose a basso consumo raccolte in tutta Italia e il 2012 è incominciato in maniera positiva, con 175 tonnellate recuperate nelle prime sei settimane“.

*Il prossimo appuntamento, in Basilicata, è per sabato 25 febbraio dalle ore 10 presso l’Euronics di Pisticci.

Per chi vorrà ricevere le informazioni direttamente dalla voce di “Ilumina il riciclo” tutti gli appuntamenti e i dettagli delle iniziative sono pubblicate su www.legambiente.it.

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