Se ancora qualcuno ricorda il tombolo, spesso lo si associa ai lunghi pomeriggi davanti al camino, a quel tempo lento dei nostri anziani che noi non riusciamo più a vivere.

Nato per creare guarnizioni per abiti e paramenti sacri, la lavorazione dei merletti risale ai tempi delle corti dei nobili.

Testimonianze narrano dell’epoca di Giovanna d’Aragona, in cui tanto lavoro si dedicava agli abiti ed ai corredi. Pare che il tombolo sia nato nella Magna Grecia al fine di creare lussuosi orpelli per sottolineare il proprio status.

In molti paesi dell’Irpinia e del Salernitano si è particolarmente sviluppata questa forma di artigianato. Oggi è possibile trovare ancora donne che lavorano il tombolo a Santa Paolina, a Tufo, a Montefusco, a Gallo Matese, a Battipaglia e a Positano, dove viene praticata presso nuclei familiari o piccole botteghe artigianali.

Ma anche il napoletano ha una lunga storia in merito. Nella fine del ‘500 a Pozzuoli e nell’isola d’Ischia si producevano dei merletti a fuselli di foggia rustica. Attualmente in questa bellissima isola si producono dei cestini lavorati come i merletti, una originale idea che le donne dell’isola hanno saputo trasportare dal filo di un tempo, alla rafia. Oltre alle signore anziane anche le giovani si cimentano in questa pregevole manifattura.

L’intreccio dei tommarielli eseguito da abili mani forma il “pizzillo”, seguendo con precisione il tracciato del disegno su cartone. Un tempo, la lavorazione del tombolo veniva tramandata da madre in figlia. La “foglia d’uva”, tipica di Santa Paolina, è tra le più difficili al mondo: si lavora con ben 238 “tommarielli”.

In questo piccolo comune irpino annualmente si svolgela Mostra dell’Artigianato Tipico Irpino, del Greco di Tufo e degli Artisti Irpini, dov’è possibile vedere molti dei meletti e dei lavori antichi.

Invece a Calitri, che fa parte dell’Associazione Italiana  città del Merletto, del Ricamo e del Tessuto d’Arte è stato allestito un Museo, che apre le sue porte il sabato e la domenica. Tra sculture, pitture e moltissime opere pregevoli si trova anche la sezione di merletti a tombolo e ricami, a testimoniare che un tempo le donne del luogo si dedicavano a questa attività.

Quella del tombolo è un’arte antichissima che anche sui Monti Picentini ha sempre avuto una tradizione particolarmente amata e salvaguardata. I merletti realizzati a tombolo sono tutt’oggi molto ricercati dai veri intenditori di tessuti e di ricamo.

Ogni corredo che si rispetti deve avere almeno due paia di lenzuola e due parure di asciugamani ricamate a tombolo. Ma con questa tecnica si realizzano anche tende, fazzoletti, corredini per neonati, centrotavola, tovaglie.

Diverse mostre e fiere locali promuovono l’attività artigianale del tombolo con stand ed esposizioni. Ma le migliori esposizioni di queste autentiche opere d’arte si trovano proprio nelle case dei centri storici…

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