FOGGIA. La tradizione culinaria di Monte Sant’Angelo offre una grande varietà di squisite prelibatezze, tra queste quella più famosa è la tradizione delle ostie ripiene: un ottimo croccante realizzato con mandorle e miele.
Si narra che questo dolce sia nato casualmente grazie alle monache del Monastero della Trinità di Santa Chiara.

Le monache, mentre preparavano l’impasto per le ostie della Comunione, fecero cadere casualmente delle mandorle nell’impasto di miele caldo; per raccoglierle, utilizzarono proprio pezzi di ostie.

Le mandorle si attaccarono immediatamente all’ostia, formando un unico composto.
Il dolce si diffuse nei vari monasteri del paese e nei pressi dei limitrofi.
Sono rientrate a pieno titolo nei prodotti a marchio STG (Specialità tradizionale garantita).
Come tutti i prodotti della tradizione locale, vengono confezionate in contenitori di plastica trasparenti e commercializzate anche all’estero.

FERRATA OSTIERicetta delle ostie ripiene
Siete curiosi di preparare uno tra i dolci della tradizione pugliese?

Ecco a voi la ricetta passo passo per preparare le vostro ostie ripiene in men che non si dica.
Ingredienti:
1 kg. di farina
150 grammi di zucchero
4 stecche di cannella in polvere
1 kg di mandorle abbrustolite
1 e 1/4 kg di miele
3-4 chiodi di garofano
Preparazione:
Le ostie vanno preparate mescolando acqua e farina fino ad ottenere una pastella. Con la massa ottenuta e usando l’apposito attrezzo arroventato sul fuoco, otterrete delle cialde di forma ovale lunghe circa 15 centimetri e larghe 7.
A parte versate in un tegame, preferibilmente di rame, il miele, lo zucchero e le mandorle.
Fate sciogliere a fuoco dolcissimo il tutto, rimescolando continuamente fino a che le mandorle saranno ricoperte da questo denso sciroppo e iniziano a scoppiettare.
Aggiungete la cannella e dopo un’ultima rimescolata spegnete il fuoco.
Su un piano di marmo avrete già adagiato metà delle ostie che avrete preparato e su di esse stenderete il composto ancora bollente.
Con l’altra meta delle ostie coprite facendo in modo che si incollano tra di loro e rimangano diritte metteteci sopra una tavoletta di legno con dei pesi.
Lasciate raffreddare per bene e servite.
Tempo di preparazione: 1 ora
Difficoltà: Media
Vino consigliamo: Moscato di Trani, servito a 10-12°C

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Queste ostie si possono trovare presso qualsiasi forno o pasticceria del paese, e pur essendo “povere ” e semplici negli ingredienti, sono così “dolci e ricche” di gusto da mandare in estasi le papille gustative.

LE RAGAZZE DELLA IV F – ACCOGLIENZA TURISTICA
IPSSAR “ M. LECCE” SAN GIOVANNI ROTONDO (FG)
www.ipssarlecce.gov.it

IPSSAR LECCE SAN GIOVANNI ROTONDO

***In queste foto possiamo vedere alcuni ragazzi dell’istituto alberghiero Michele Lecce di San Giovanni Rotondo, preparare le ostie con il tipico strumento di ferro chiamato “ferrata”, che viene messo sul fuoco e fatto riscaldare.

2 COMMENTS

  1. Salve Lucia, la ricetta ci è stata inviata quindi non possiamo risponderle con certezza. Pensiamo che però una piastra liscia (tipo quelle per panini) possa andar bene! Ci faccia sapere se decide di provare! Buona serata

  2. Salve.ma la ferrata può essere sostituita da qualche altra padella che si usa abitualmente? Grazie

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