La rossa più desiderata dai ristoratori del mondo è arrivata. La Guida Michelin 2013 ha così tolto dubbi e bloccato trepidazioni, i giochi sono fatti anche stavolta e la geografia – come ogni anno – cambia. Ma andiamo a capire com’è cambiata nel Sud Italia.

In Campania festeggiano la prima stella a Le Colonne di Caserta, a Il Riccio di Anacapri, all’Indaco di Lacco Ameno, a Il Comandante di Napoli, alle Trabe di Paestum ed a Il Flauto di Pan di Ravello.

Per il resto tutte confermate le stelle già assegnate negli anni precedenti, tranne due uscite: La Cantinella di Napoli e Il Melograno di Ischia.

L’ambìto riconoscimento a Il Riccio ed allo chef Salvatore Elefante si affianca alla conferma delle due stelle già conquistate dall’Olivo, main restaurant del Capri Palace, grazie alla guida di Andrea Migliaccio, chef ischitano di grande talento ed esperienza che, partendo da straordinarie materie prime senza perdere d’occhio la tradizione nè dimenticare l’innovazione, ha saputo raccogliere il testimone lasciato da Oliver Glowig tre anni fa.  E non è tutto: il tandem Andrea Migliaccio – Salvatore Elefante vede la conferma di una stella Michelin anche oltre i confini campani e nazionali con  il  Capri, ristorante italiano dal nome evocativo, ospitato nel celebre e lussuoso albergo Mont Cervin a Zermatt, in Svizzera.

In Puglia solo conferme per i 5 ristoranti stellati che campeggiano tra le province di Brindisi e Bari, in Calabria la nuova stella appartiene a Gambero Rosso di Marina di Gioiosa Jonica, confermate le altre due. In Sicilia tre nuove stelle si aggiungono al firmamento, un’aggiunta a La Madia di Licata e poi ecco Il Principe Cerami a Taormina e Duomo a Ibla. Dovremo ancora aspettare per stellati in Basilicata, anche se le premesse per il 2014 ci sono!

La Campania, dunque, si conferma la più stellata del Sud, la più vitale in termini di alta ristorazione e ricerca. Auguri a tutti i premiati!

CURIOSITA’. Salgono a 7 i ristoranti/chef 3 stelle in Italia, grazie alla conquista di Enrico Crippa del Piazza Duomo. Ma nonostante questo l’Italia è ancora dietro alla Francia, nonostante negli ultimi anni stia avendo una forte accelerata.

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