TORINO. Da poche ore si è conclusa la 1^ edizione del Gourmet Food Festival, la piazza del gusto del Lingotto Fiere di Torino.
“Fare, assaggiare, Imparare, Acquistare” ma anche guardare, odorare, ammirare, conoscere, incontrare, per noi.
Un viaggio nelle regioni italiane con 200 produttori provenienti da sessanta province, dal vino ai salumi, all’olio, ai formaggi, ai dolci.
Ma una gioia è stato incontrare a km di distanza i rappresentanti della propria terra, gustare quei sapori dell’identità.
Come la mozzarella di latte di bufala del caseificio picentino “Ponte Molinello”.
Oppure sentire il profumo del mare proveniente dallo stand D21: Acqua Pazza Gourmet di Cetara (SA), con il disponibile Gennaro Marciante a narrare ( e ad illustrare) la storia della colatura di alici.
Accompagnato dalle note del “Per’ e Palummo” delle Cantine Marisa Cuomo di Furore (SA).
Ma il Gourmet Food Festival è stato anche conoscere il simpatico Giulio del giovane Microbirrifcio “In bocca al Luppolo” di Follonica (Gr), che ci ha conquistati con la sua dorata, dolce e “mielosa” American Pale Ale.
Intanto, nell’area centrale si alternavano incontri con chef, sommelier, pasticceri, ecc in “Bevi Bene, Bevi Meglio”, “L’Appetito vien Mangiando”, “La Dolce Vita, dal croissant al caffè”, “Qui si lievita pane, pizza e fantasia”, a cui si sono aggiunti momenti di assaggio, creati per coinvolgere i 5 sensi del visitatore come esperienza gourmet.
Inoltre, sabato si è disputata “La Tre Bicchieri Wine Cup”, un torneo organizzato da Gambero Rosso e rivolto a tutti gli enofili.
Novità di questa tre giorni è stata la presentazione della guida Berebene 2018, che recensisce le migliori etichette vitivinicole italiane dal miglior rapporto qualità prezzo.
Una prima edizione ricca di appuntamenti e rivolta ad essere un punto di riferimento per la scena foodies italiana. Vedremo.
Tiziana Di Muro