LAVIANO (SA). Magari non sarà l’avventura più emozionante della vostra vita, ma non si può dire che percorrere i 90 metri del cosiddetto “ponte tibetano” di Laviano, inaugurato il 21 giugno scorso, non dia un certo brivido alla schiena.
Posto all’altezza di 80 metri al di sopra del torrente che scorre nel Vallone delle Conche,  è costituito da cavi in acciaio e da un piano di calpestio in grigliato antiscivolo che consente di “vedere attraverso”.
La struttura collega il ciglio orientale del burrone al castello medioevale, arroccato sulla rupe dell’Olivella, andando a realizzare un piccolo percorso turistico che unisce l’emozione del paesaggio silvestre visto da una prospettiva decisamente inusuale alla valenza storica della fortificazione, una delle più importanti presenti nell’Alto Sele, senza dimenticare che questo territorio fa parte della Riserva Naturale Protetta Monti Eremita Marzano, istituita nel 1993, affidata in gestione al WWF Italia, meta ideale per gli appassionati di trekking ed escursioni naturalistiche.

Roberto Pellecchia

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