“Dagli anni ’70 lo strumento dei diritti d’impianto vitivinicoli ha permesso di assicurare all’UE un equilibrio fra l’offerta e la domanda e riteniamo che l’eventuale soppressione di tale regime avrebbe conseguenze drammatiche sia sugli assetti produttivi che sull’ambiente: per tali ragioni appoggiamo con decisione l’iniziativa dei principali Paesi produttori volta ad opporsi ad una liberalizzazione”.

Così si è espresso Paolo Bruni presidente della Cogeca in occasione del ricevimento con degustazione di vini organizzato dal Copa-Cogeca a Bruxelles, al quale sono stati invitati i Ministri dell’agricoltura dei 27 stati membri. L’evento era incentrato sull’importanza di mantenere i diritti di impianto nell’UE dopo il 2015 per tutti i tipi di vino.

Il Ministro Romano ha dichiarato di condividere pienamente l’iniziativa e di impegnarsi nel dibattito presso le istituzioni comunitarie per mantenere i diritti di impianto nella UE dopo il 2015 per tutti i tipi di vino.

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