FIRENZE. E’ indubbio che esiste una categoria speciale di ristoranti che è difficile giudicare con il metro normale, quello della ragione e della valutazione per la qualità dell’accoglienza. E’ d’altronde dimostrato da tutte le inchieste che è proprio la qualità dell’accoglienza il fattore principale di “fidelizzazione” della clientela, oltre alle bontà gastronomiche e alla perizia tecnica degli chef…

Uno di questi è sicuramente il ristorante Chalet Fontana, considerato il giardino più bello di Firenze, ubicato proprio nel bel mezzo della passeggiata fiorentina per antonomasia, quella del Viale Michelangelo, costruito nel 1865 da Giuseppe Poggi, quando Firenze era divenuta capitale del Regno d’Italia.

Oggi il viale sarebbe un esempio di giardinaggio ecologico più moderno: diverse sono le specie arboree utilizzate lungo il percorso del viale, come lecci, bagolari, cipressi, robinie, cedri del Libano, pini, ginko biloba, cespugli sempreverdi di bordura come il tasso, l’alloro e la lentaggine e alcuni esemplari di Sophora japonica, il tutto per disegnare un panorama unico di grande bellezza.

Lo Chalet Fontana, locale nato nel 1896, prese il nome del suo primo proprietario Tullio Fontana, che volle creare un punto di ritrovo culturale e mondano fiorentino nella Belle Epoque, divenuto famoso per aver compiuto, alla fine del secolo, in bicicletta, il percorso Firenze – Atene.

Il locale ebbe in seguito, negli anni trenta, momenti di notorietà perché luogo d’incontro di letterati e artisti, quali Vasco Pratolini, Leonardo Sciascia, Pietro Annigoni, e anche un Presidente della Repubblica come Sandro Pertini e, in particolare il pittore Ottone Rosai, spirito bizzarro e magnifico interprete del paesaggio fiorentino, che ebbe il suo studio al numero 49, visse e lavorò dal 1933 al 1957, come ci ricorda una targa, in Via San Leonardo, la strada proprio davanti allo Chalet, questa antica strada contraddistinta da antiche ville, costeggiata da alti cipressi e delimitata da rurali muri di pietra ornati da ottocenteschi graffiti, che al carattere poetico aggiunge un particolare fascino derivante dai muri che la delimitano e sembrano quasi modellarla nel tortuoso tracciato.

Nel verde, quasi in attesa di essere scoperto, questo locale raccolto, gestito con molta eleganza e attenzione per la grande storia che racconta dal patron Riccardo Malato; il locale, ristrutturato di recente dall’Architetto Fabrizio Gola, si presenta in un duplice aspetto, invernale ed estivo conservando il sapore di un cafe’ chantant ed è probabilmente il più vasto, articolato e flessibile impianto del suo genere presente sul territorio fiorentino.

In inverno il locale si presenta come ristorante, pub e discoteca con musica live, raccolto, affascinante, glamour, luce soffusa delle candele sui tavoli, dalla musica soft, dal perfetto bien ètre di un’ospitalità che l’atmosfera rafforza, cucina anche su forno a legna, gioco di consistenze, alternanza di sapori e presentazione perfetta nelle proposte gastronomiche dello chef Massimo Picci. La cantina è molto ben costruita, etichette anche d’oltralpe, il servizio inappuntabile.

L’estate invece qui è viva, vibrante, quasi spudorata, nei suoi mille colori, profumi di campagna, il verde nelle sue mille sfaccettature e sfumature, la sosta voluttuosa sotto le tende, il fascino delle mille candele, un’oasi verde con musica live, ad un passo dalla città ma mille miglia lontano per vivere un romanzo affascinante, anche solo per una notte……

 

Ristorante Pub

Chalet Fontana

Viale Galileo Galilei, 7 – 50125 Firenze

Tel. (+39) 338 4219250 – info@chaletfontana.it

Rispondi

Please enter your comment!
Please enter your name here