Carnevale è una festa davvero godereccia a tavola, il manifesto del divieto di vietare. Un preludio che narra di abbondanza, di carni e salumi ed anche di fritto.

Tra le preparazioni “simbolo” vi sono le lasagne, le chiacchiere e le immancabili polpette.

Ma se quasi sempre trovano spazio all’interno delle lasagne e sono rigorosamente di carne, nel Cilento troviamo una ricetta tipica che – certamente – descrive meglio quello stile di vita che solo più recentemente ha acquisito la definizione di “Dieta Mediterranea”.

Queste polpette cilentane, la cui ricetta ci è stata generosamente donata da Assunta Niglio, promotrice instancabile del suo territorio sotto l’egida di Slow Food, sono ottenute con patate e pane.

La variante più ricca prevede l’aggiunta di pezzettini di soppressata, ma se queste ultime venivano tradizionalmente consumate subito, quelle più “semplici” venivano riutilizzate per il sugo di pomodoro che si preparava per il mercoledì delle Ceneri.

La ricetta:

per un chilo di patate bollite vi si aggiungono tre tuorli e per finire (fino ad ottenere la giusta consistenza) del pane raffermo precedentemente bagnato nel latte.

Quando, in passato, questo passaggio nel latte non si faceva, qualora vi fosse stato bisogno di inumidire l’impasto si utilizzavano gli albumi.

All’ impasto va, infine, aggiunto il cacioricotta di capra, il prezzemolo e del pepe nero.

Una volta realizzate le palline, andranno fritte in abbondante olio di oliva.

…e buon Carnevale 🙂

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