Il Carnevale di Putignano (BA), il più antico d’Europa (619esima edizione), il più lungo per durata (iniziato il 26 dicembre con il rito delle “propaggini”), è una delle più importanti manifestazioni folkloristiche e culturali italiane. Prima sfilata domenica 27 gennaio, ore 14.30 (ultima martedì grasso 12 febbraio).
L’edizione di quest’anno è ispirata al grande maestro della cinematografia italiana Federico Fellini, autore di pellicole indimenticabili, vere e proprie creazioni oniriche, al confine tra il sogno e la realtà, con quella straordinaria follia che il carnevale fa propria in ogni edizione.
“La città delle donne”, “Amarcord”, “Satyricon”, “La dolce vita”, “La strada”, “Il casanova”, “Lo sceicco bianco”: questi alcuni titoli che verranno riproposti nei 7 carri dai maestri cartapestai putignanesi e dai coloratissimi e divertenti gruppi mascherati che sfileranno nelle strade della cittadina pugliese.
Per la prima volta, quindi, non saanno raffigurati i politici come “bersaglio” dei carri allegorici!
“Fabbricare sogni è la vera vocazione del carnevale e dei maestri cartapestai, così come Federico Fellini fabbricava sogni in celluloide – ha detto il Presidente della Fondazione Carnevale di Putignano, Franco Laera -. L’idea, nata durante la conferenza stampa conclusiva del Bif&st 2012, è del Presidente Nichi Vendola: disse che gli sarebbe piaciuto vedere almeno un carro ispirato a Fellini. Noi gliene abbiamo fatti sette, anche se affidare un tema ai nostri maestri cartapestai è stata una scelta coraggiosa, perché cambia la storia antichissima del carnevale, da sempre legata alla politica. I maestri cartapestai hanno accettato con grande entusiasmo questa nuova sfida, tanto da ingegnarsi per non lasciare l’allegoria politica del tutto fuori dai carri. Sono sette i film che abbiamo scelto per rappresentare il complesso e onirico mondo felliniano”.
Anche per questa edizione, quindi, la Fondazione Carnevale di Putignano ha voluto proseguire con il “connubio fra tradizione e innovazione”, come ha sottolineato il Sindaco di Putignano, Gianvincenzo Angelini De Miccolis. “Siamo molto attenti alla salvaguardia della tecnica di lavorazione della cartapesta e per questo specifichiamo nel bando le modalità di realizzazione. Vogliamo mantenere solide le nostre tradizioni, senza dimenticare l’innovazione nelle tematiche scelte e nella tecnologia applicata ai carri stessi. Tutti i maestri cartapestai, infatti, studiano ogni anno complessi scheletri meccanici che garantiscono i movimenti delle singole parti dei giganti di carta”.
Il Carnevale di Putignano, però, non è solo goliardia e divertimento. E’ notevole, infatti, l’impatto economico della manifestazione sul Comune di Putignano e quelli circostanti, le cui strutture ricettive e alberghiere registrano un incremento delle attività nel mese carnacialesco.
“Il carnevale garantisce la destagionalizzazione del turismo nel nostro territorio – ha ricordato Giuseppe Genco, assessore alla Cultura di Putignano -. Negli ultimi anni abbiamo provato a creare una rete fra tutti i comuni a noi vicini, e da quest’anno anche con Matera, per promuovere oltre al Carnevale tutti i poli turistici più importanti come Alberobello, le Grotte di Castellana e di Putignano, la Valle d’Itria e il patrimonio Unesco dei Sassi di Matera. Rispetto a questa edizione tematica del Carnevale l’intenzione dell’Amministrazione è quella di sperimentare e avviare un percorso a lungo termine: non una singola edizione, ma una trilogia dedicata al cinema”.
Tra le novità di quest’anno, la III edizione del Convegno Internazionale su “Carnevale e Mediterraneo – La maschera e il potere” che si svolgerà a Putignano dal 7 al 9 febbraio. Tanti gli studiosi che raggiungeranno la cittadina del carnevale tra cui il sociologo Luigi Lombardi Satriani (Università “La Sapienza”), i prof. Pietro Sisto e Piero Totaro (Università degli Studi di Bari).
L’assessore al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia, Silvia Godelli, ha ricordato l’importanza della natura popolare e del valore storico e culturale del carnevale che “viene dal popolo, dalle sue visioni a cui gli artigiani danno matericità e un’interpretazione. Quella che lo scorso anno sembrò un’intuizione stravagante di Nichi Vendola, oggi prende forma in un matrimonio poligamico fra la musica di Nino Rota, il cinema di Federico Fellini e la cartapesta di Putignano: la distruzione del potere e la sua dissacrazione si mischiano ai caratteri surreali dei personaggi felliniani”.
“Non una stravaganza, quindi, ma una linea politica culturale che quest’anno in Puglia affianca Fellini e Rota in gran parte delle manifestazioni culturali della regione, come il Bif&st. Il Carnevale – ha concludo Silvia Godelli – è una delle espressioni culturali che coinvolgono maggiormente il popolo, abbiamo fatto passi in avanti dal punto di vista della comunicazione, i risultati raccontati dall’Amministrazione evidenziano nuove sinergie col territorio, possiamo dire che questo Carnevale stia diventando evento clou dell’inverno culturale pugliese”.
Antonio V. Gelormini