Risulta essere un autunno un po’ caldo in molte zone d’Italia, ma è proprio tempo di rinnovare il guardaroba in vista del freddo e delle piogge invernali. Eppure siamo in tempo di crisi…ed anche in un “tempo” – fortunatamente, in cui si dà la giusta importanza all’aspetto “ecologico” dei nostri comportamenti.

Insomma sprecare tanto per farlo, risorse economiche e non solo, non è più tanto di moda. Ora è etico – ed anche di moda – fare uno shopping consapevole, critico, rivolto all’attenzione per quello che c’è dietro al nostro gesto.

E dietro al nostro gesto ci sono materiali, dunque aziende e lavoratori, luoghi, scelte commerciali.

Dunque anche nel caso della moda, l’imperativo è cercare di dare respiro al Made in Italy evitando le produzioni più disparate e lontane.

Cosa molto più difficile che nel food, però c’è un modo davvero interessante e green per rinnovarci costantemente, anche facendo attenzione alle firme più prestigiose.

Si chiama SWAP CLUB (www.swapclub.it) e iscrivendosi (è un club virtuale e gratuito) potete scambiare i capi che non usate più con quelli che più vi piacciono, accordandovi con gli altri che propongono i loro…

Una recente ricerca ha stimato che, in media in ogni guardaroba femminile ci sono almeno 22 abiti inutilizzati. Abiti che, di contro, potrebbero tornare a nuova vita semplicemente mettendoli a disposizione di amiche, conoscenti (e non solo) in cambio di altri capi. In casa, in negozio o online, anche in Italia e nella moda, la parola d’ordine diventa “swappare”.

Nato a Manhattan, nel cuore pulsante dello shopping, lo swapping (‘swap’ vuol dire letteralmente scambiare, barattare) è  l’ultima tendenza in fatto di moda che consente di fare shopping gratis e di non sprecare ciò che viene acquistato.

Le fashion-victim di oltre oceano hanno così inventato un nuovo modo di fare acquisti, abbattendo i costi ma senza rinunciare allo stile.

Insomma, ritorna il baratto ai tempi di Internet, ed è un fantastico modo per riutilizzare cose praticamente nuove o poco utilizzate e non farle morire in fondo ai nostri armadi o nei nostri cassonetti.

Il mio invito è iscriviamoci in massa…avremo più cose da scambiare e magari non avremo bisogno di andare al centro commerciale!

Sarebbe un gesto davvero green, davvero rispettoso per l’ambiente, dopo che per le nostre tasche.

Sarà sciocco, ma ve lo confesso lo stesso, forse è colpa del mio “delirio” di fare qualcosa di concreto per la nostra grande Pacha Mama…ogni volta che sto per comprare qualcosa mi chiedo se è necessaria.

Ogni acquisto presuppone altra produzione, ogni acquisto presuppone altra spazzatura, perché le nostre case sono già piene di ciò che abbiamo bisogno. Con questo non intendo minimamente dire che non bisogna più acquistare nulla, assolutamente.

Ma farlo con criticità ed attenzione può servire a modificare il mercato, guidarlo verso forme di sostenibilità più elevate ed anche (perché no?) ad utilizzare materiali di migliore qualità….evitando le cose più inquinanti per antonomasia: quelle usa e getta!

Buon Autunno cari amici di Rosmarino,

scriveteci, fateci sapere cosa ne pensate a riguardo, il nostro futuro è nelle nostre mani!

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