Roma è conosciuta come una delle località turistiche più apprezzate e conosciute al mondo, visto il patrimonio artistico e culturale senza eguali nel mondo.

La metropoli laziale è tradizionalmente ben servita da tutto il mondo, sia con collegamenti tradizionali che con voli economici come quelli della Easyjet. Una volta a destinazione, una delle cose da provare sia che si venga dall’estero o che si sia preso un volo da Catania a Roma è quello di provare la cucina locale, dove spicca l’apprezzatissima pasta alla carbonara.

Questa viene realizzata utilizzando generalmente spaghetti, anche se si prestano bene altri tipi di pasta lunga e corta. Le origini del piatto a distanza di tempo, ancora incerte e a oggi esistono diverse ipotesi, la più accreditata delle quali riconduce la sua comparsa a un’origine laziale, anche se alcuni aspetti in particolare per quanto riguarda la preparazione, fanno pensare alla cucina napoletana.

Per quanto riguarda il nome, questo deriva dal fatto che essendo gli ingredienti di facile reperibilità esattamente come lo erano i carbonai all’epoca, si sia deciso d’associare le due cose. Per realizzare la carbonella era necessario sorvegliare la carbonaia per lungo tempo e quindi era importante avere con sé i viveri necessari.

La carbonara rappresenta l’evoluzione del piatto detto cacio e uova, di origini laziali e abruzzesi, che i carbonari usavano portare nei loro “tascapane”, preparati anche il giorno prima e consumati freddi, con il solo utilizzo delle mani.

Particolare interessante è costituito dal fatto che il pepe nero ricorda la polvere del carbone e di come questo sia riconosciuto come elemento essenziale del piatto. Altre teoria niente affatto da scartare riguarda i prodotti della pastorizia e dell’agricoltura, come uova e pancetta o lardo, piuttosto comuni sulle montagne abruzzesi e che gli sfollati hanno scoperto e portati a Roma alla fine della guerra.

Un’altra ipotesi parla invece di come gli osti romani per sfamare i soldati americani, ispirati dall’idea che a colazione mangiavano uova e pancetta, hanno proposto loro la pasta condita con questi ingredienti, mentre secondo altre fonti, questo piatto è sempre esistito e che solo nel dopoguerra si è fatto conoscere al grande pubblico.

Secondo un rapporto dell’Accademia Italiana della Cucina, la ricetta originale della pasta alla carbonara risulta in assoluto come la più falsificata tra tutte le ricette italiane all’estero e in alcuni casi questa viene realizzata in maniera a dir poco orribile, come succede ad esempio in Spagna, dove viene utilizzata la panna e la pasta (naturalmente scotta) risulta immersa nel liquido.

3 COMMENTS

  1. p.s , per piacere , non date per valida la risposta di Wikipedia alle vostre domande, per quanto , è solo un’enciclopedia free, dove tutti possono aggiungere e togliere informazioni…ho letto di certe minch..ate !.ironicamente , per di più vuole una certo tipo di esposizione, per esempio la mia tesi non è stata presa in considerazione.. motivo ridicolo: divulgazione pubblicitaria e di materiale coperto da copyright…???!?!?!?!?!? ..insomma dicono quello che vogliono…. una certa cosca che si fa chiamare “volontari”.. dimenticavo , che sbadato , è un marchio americano!..va beh…vi assicuro che è tutta fonte di mio lavoro, amo questo piatto !
    Per quanto spero di avervi portato una buona quantità di informazioni utili e inequivocabili..( direi incontestabili , ma sarei troppo permaloso nel dirlo ,… anche se i fatti e le logiche parlano da soli)
    comunque sia liberi di credere in quello che volete! ciao!

  2. SCUSATE !DIMENTICAVO DI FORNIRE LA FONTE DI ORIGINE DI CACIO E PEPE Dal Settecento, il condimento più usato resta il formaggio; infatti, lo scrittore Goethe, (1797) nel suo “Viaggio in Italia”,
    trovandosi a Napoli, scrive “i maccheroni si cuociono per lo più semplicemente nell’acqua pura e vi si grattugia sopra del
    formaggio, che serve ad un tempo di grasso e di condimento”.

  3. La fonte dei carbonari è fondatissima, e viene data solo per un’ipotesi erroneamente., illustro :

    La tesi angloamericana si smonta in 2 secondi ,

    1* gli Americani non sono nuovi a “bufale ” riguardo la rivelazione di origine di un piatto, (vedi la pasta , attribuita alla cina e a marco polo solo per business di una multinazionale).

    2* il ricettario di Ada Boni, riporta solo ed esclusivamente ricette per un pubblico borghese e di una cucina borghese , la signora Boni deriva da una famiglia molto benestante ,ben inserita nell’alta società, lo zio era un famoso e rinomato cuoco che lavorava per i migliori ristoranti di Roma, e per le piu nobili e patrizie famiglie, accesso a tutto e per tutto . possibilità di studiare e laurearsi (….. nel ‘22 )
    . le ricette del secondo libro sono quelle tradizionali borghesi , e non quelle tipiche plebee popolari ,sta di fatto che la prima pubblicazione ebbe uno scopo ben preciso, l’insegnamento alla dote femminile e ebbe un successo strepitoso, ecco i motivi che indussero a far uscire in BREVE tempo il libro successivo .

    superfluo dire anche che di fatto in quegli anni l’analfabetismo era l’ordine del giorno.

    c’è un documento ,una tesi magistrale , che ripercorre la vita di Ada Boni , grazie alle testimonianze dei nipoti :
    http://www.tesionline.it/consult/preview.jsp?pag=1&idt=44462

    3* l’articolo infondato ,da come Nascita del piatto l’intervento dei Marines con le “loro Pancetta e uovo”. Forse i piu non sanno che i “Marines” sono stati prima a Napoli (napoli non è stata liberata dai Marines, sia ben chiaro, ma si è liberata dai NaziFascisti da Sola!) alla fine del settembre 1943. Roma è stata liberata il 4 giugno 1944. Ora, i Marines per quasi un anno non hanno avuto l’idea di mettere le “loro pancetta e uova” in un piatto di pasta? Questa ricostruzione fa acqua da tutte le parti……. il soldato Rayan non regge…andrebbe bene per un film di Hollywood e basta!

    4* a proposito di Napoli…non è difficile immaginare anche l’origine di cacio (anch’esso non citato nel libro del ’30 di Ada Mori )e pepe dato il piatto già presumibilmente convalidato nella fine del ‘700… e solo lasciato al pubblico nel dopoguerra, basta pensare che Il pepe nero ed il
    pepe lungo, erano conosciuti in Grecia ed erano molto conosciuti e diffusi anche nell’Impero Romano, anche se costosi.
    Apicio nel De re coquinaria, un libro di cucina del III secolo basato almeno in parte su uno del I secolo, inserisce il pepe, nella maggioranza delle ricette.

    Non è difficile capire che a Roma si usasse il Pepe.

    Si determina un uso comune dopo la rivoluzione Francese.

    5*Per quanto possa valere una testimonianza di un personaggio di alto rilievo, Sofia Loren sostiene di avere incontrato alcuni carbonari alla fine degli anni Cinquanta mentre interpretava “La ciociara”. I carbonari le offrirono il pranzo a base di carbonara cotta al volo…

    6* Famiglie discendenti da carbonari , e i pochi rimasti ancora in vita, attestano e confermano l’origine del piatto alla loro professione.

    7*Con la venuta della democrazia si ha aperto di fatto la divulgazione pubblica di piatti tipici della cucina Italiana, comprese le poche consolidate pietanze plebee.
    Di fatto si tratta solo di non intoppare nel vortice mediatico, è evidente e dimostrato che l’origine del piatto non combaci con la sua divulgazione.

    8* L’etimologia del nome Carbonara, non ha alcun senso in questa tesi ( la radice è latina) ..se non la storiella puramente inventata date le 1000 versioni differenti , di una possibile osteria frequentata da carbonari, o il carbonaio stesso aprì l’osteria, o il carbonaio scambiò i viveri col marines.. o il carbonaio si sposò col marines , e fecero la carbonara….. XD ,,, RIDICOLO…

    9* Le tesi riguardanti il Cavalcanti, sono plausibili , se si parla di origini di parentela…., difatti, quelli illustrati , sono solo altre ricette, con altri ingredienti , l’unica cosa in comune è l’uso della tecnica dell’uovo in mantecatura.

    e non è di base la carbonara … anche qui l’etimologia e l’uso degli ingredienti regionali non regge

    10* Altre tesi come la Veneta che risale ai Carbonari e che fossero abituali ospiti alla buona tavola della nobildonna Cecilia Monti,presso l’Osteria delle Tre Corone.. ecc.ecc.. è una trovata pubblicitaria, difatti la voce viene divulgata recentissimamente , solo nel 2005, da un giornale enogastronomico,.. che non si caga nessuno….mancanza di prove e fatti, se non testimonianze dell’ultimora.

    11* Con questo ho detto tutto ,.. o quasi…..l’unica ,vera, logica, attestata, origine è attribuita ai carbonari.

    vi lascio la ricetta… dimenticavo ! cosa importantissima .. non bestemmiate sul fatto del pepe, non è attribuito al carbone!!! è un errore che fanno in molti, carbonara prende il nome dai carbonari, solo perché era la loro pietanza tipica nei periodi freddi!!!

    ecco gli unici ingredienti tipici :

    – pasta di grano duro lunga
    – guanciale stagionato ( comprende già grasso e pepe necessari )
    – uova solo il tuorlo ( uno per la pasta e uno a persona)
    – pecorino romano stagionato a secco ( comprende già il sale necessario)
    – acqua e sale

    procedimento:

    – acqua a bollire ( 1l ogni 100 gr di pasta)
    – guanciale a dorare ( il taglio deve essere solo in verticale in base al nervo e di meno – 1/2 cm al massimo e la fiamma bassa )
    – preparazione della salsa sbattendo i tuorli non troppo energicamente per non incamerare troppa aria – salare l’acqua (10 gr per litro) a appena sciolto il sale buttare la pasta
    – scolare la pasta al dente e finire la cottura nella padella col guanciale
    ,in salto alla fiamma con l’acqua di cottura fino al rilascio dell’amido
    – allontanare dal fuoco e mettere le uova , saltare e mettere i pecorino per qualche secondo, il tempo di amalgamare tutto .. servire , eeeee divorare!!!!!

    CIAO !

    https://www.facebook.com/pages/Le-Origini-Della-Carbonara/153986221451779
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