Con il calo del potere di acquisto gli italiani piccoli e grandi sono costretti a tagliare anche i vizi come dimostra il taglio in quantità degli acquisti che varia dal -6 per cento delle caramelle al -3 per cento dei liquori nei primi cinque mesi dell’anno.

E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare la discesa del potere d’acquisto delle famiglie italiane nel primo trimestre dell’anno secondo l’Istat. Se complessivamente nei primi 5 mesi del 2012 in media si riducono dell’1,5 per cento i consumi a tavola in quantità ad essere più penalizzati sono gli aperitivi (-4 per cento), i prodotti a base di cioccolato (-3 per cento), le bibite (-7 per cento) e i dessert (-10 per cento).

La crisi cambia anche le abitudini più consolidate degli italiani che dicono addio alla tradizionale colazione al bar e scelgono di farla a casa aumentando gli acquisti di caffè macinato (+1 per cento), latte (+2 per cento), biscotti (+3 per cento) con il miele che cresce del 4 per cento e le fette biscottate addirittura del 5 per cento.

Un’abitudine che – conclude la Coldiretti – riguarda anche i pranzi e le cene sempre più spesso preparate in casa e che fa crescere i consumi di olio di oliva (+7 per cento), ma anche di vini tipici (+6 per cento) a conferma della tendenza a trascorrere più spesso momenti conviviali a casa.

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