E’ la festa più colorata, allegra e festosa che esista. Il Carnevale ha una storia e una tradizione tutta sua. Il suo nome deriva dal volgare e letteralmente significa “carne levare”, in quanto si intendono i festeggiamenti che precedono l’inizio della Quaresima dove è bene non mangiare carne.

Il primo giorno del Carnevale è fissato in base alle prescrizioni ecclesiastiche. Per secoli in Europa il Carnevale è stata una festa di inizio del nuovo anno. I suoi scherzi rappresentano la fine del vecchio anno e l’inizio del nuovo.

In origine era una festa soprattutto contadina, quando nella metà di febbraio moriva l’inverno e si avvicinava la primavera, rappresentando il ciclo delle stagioni.

Le celebrazioni consistevano soprattutto in un corteo di maschere che raffiguravano fantasmi o anime dei morti che in realtà erano fonte di rassicurazione per la gente in quanto offriva protezione ai vivi e al raccolto, soprattutto durante il Medioevo.

Il Carnevale tendeva a considerare tutte le persone uguali. Il senso di estraneità spariva e si creavano nuove forme di conoscenza e comunicazione ed ogni distanza veniva abolita.

Dal Quattrocento in poi il Carnevale subì una serie di attacchi. Per i secoli successivi segnò per molti soprattutto celebrazioni in cui venivano fuori le lotte tra i vari quartieri o rioni delle città, fra classi sociali da parte di diversi cittadini. Ma la festa resta ancora ben salda, ancorata alla tradizione e alle sue maschere che attraggono piccoli ed adulti.

Le maschere più note che simboleggiano l’Italia di un tempo sono:

Arlecchino

inizialmente era definito una creatura infernale. E’ dal 1600 che divenne un personaggio da commedia che recitò le parti di servo sbadato e sguaiato. Il suo costume è cucito di pezze ed è il simbolo di tutti i colori.

Pulcinella

classica figura napoletana con un vestito bianco ed una maschera nera. Le commedie negli anni lo ha dipinto in situazione svariate e gli hanno attribuito una personalità tra le più svariate: dall’intelligente al ridicolo, passando per l’abile e l’inetto.

La spiegazione si ritrova in una frase il cui Pulcinella era solito dire: “fatto strummolo sono del mio destino” e voleva dire che non solo le condizione la vita ma anche il suo carattere, gli atteggiamenti cambiano sotto i colpi del destino.

Balzone

una maschera tipica bolognese, un dottore saccente. E’ un personaggio burbero e brontolone con un’aria da sapiente che truffa la gente. La storia racconta di un avvocato e professore dell’Università bolognese. La sua maschera è una presa in giro per tutti coloro che si vantano del loro sapere appena ne hanno l’occasione.

Colombina

in un panorama tutto maschile, l’unica maschera femminile è lei. E’ vivace, graziosa, bugiarda e parla veneziano. Con un’aria graziosa ed elegante.

Il nostro Bel Paese dalle tradizionali maschere si dirige dritto dritto verso innumerevoli dolci e ricette che rappresentano questa chiassosa festa, simbolo di rinascita, dell’uscita dall’inverno.

I dolci di Carnevale

Scopri attraverso le nostre ricette quali sono quelli più tradizionali

Le castagnole

Le “chiacchiere” (versione pugliese)

Il migliaccio

Ravioli fritti

Struffoli e fiocchetti di Nonna Rosita

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