LENTICCHIELenticchie: nutrienti ma capaci di modulare l’assorbimento dei grassi, valide alleate contro la stipsi
Sono certamente un alimento tipico delle feste: le lenticchie, simbolo di fortuna e ricchezza, rappresentano un piatto irrinunciabile nel menù del Cenone di Capodanno. La tradizione vuole che se ne mangi una porzione subito dopo il brindisi al nuovo anno come augurio di ricchezza e prosperità (ma con l’avvertenza di cucinarle senza olio per non far scivolare via i soldi!). Dette anche la “carne dei poveri” per l’alto valore energetico e proteico, le lenticchie forniscono in 100 grammi di prodotto secco 290 calorie, dove prevalgono le proteine (22,7 grammi), i carboidrati complessi (51,1 grammi), con uno scarso contenuto in grassi. Nella lenticchia sono inoltre presenti ferro, potassio e fosforo e un’elevata componente di fibra alimentare, importante perché modula l’assorbimento degli zuccheri e dei grassi, in particolare del colesterolo, risultando utile per gli individui affetti da diabete o da dislipidemie. Inoltre la fibra aiuta a combattere la stipsi e, aumentando il senso di sazietà, può essere importante nelle diete dimagranti. Tuttavia, proprio per il loro elevato contenuto in fibra, è bene consumare le lenticchie in piccole quantità e preferibilmente passate da coloro che soffrono di colite, sindrome del colon irritabile, diverticolosi, in quanto la fibra potrebbe irritare maggiormente le mucose e accentuare la sintomatologia dolorosa.

Avena: benefici per colesterolo, intestino e lotta alle cellule tumorali
L’avena viene invece in soccorso nei giorni successivi ai bagordi festivi: è un cereale “vivo”, caratterizzato da cellule viventi che continuano il loro metabolismo dopo la raccolta e le modalità di stoccaggio o i trattamenti che esso subisce. E’ dunque un cereale capace di mantenere inalterate il più a lungo possibile le caratteristiche qualitative che contiene e di esercitare benefici effetti sulla salute. Non solo si rivela un grande alleato di fegato, intestino, apparato cardiaco, sistema nervoso. Dal 1963 oltre 30 studi clinici hanno esaminato l’effetto della crusca d’avena sui livelli di colesterolo utilizzando preparazioni a base di avena che contengono crusca. La stragrande maggioranza di questi studi dimostra che l’avena produce un effetto molto positivo sui livelli di colesterolo. In individui con livelli molto elevati di colesterolo (oltre 220 mg/dl) il consumo giornaliero dell’equivalente di 3 g di fibra solubile di avena abbassa il colesterolo totale dall’8 al 23%. Si tratta di un dato molto significativo, perché ogni diminuzione dell’1% del livello di colesterolo siero corrisponde a una diminuzione del 2% del rischio di sviluppare malattie cardiache.

Tutto questo è merito dei polifenoli contenuti nell’avena. Tra questi composti ricordiamo: acidi fenolici (acido caffeico, cumarico, ferulico, idrossibenzoico protocatecuico, siringico, vanillico e sinapico) e flavonoidi (quercetina, apigenina, luteolina, kaempferolo e tricina). La vera particolarità nutrizionale dell’avena consiste però nella presenza di una categoria di composti fenolici azotati, noti come avenantramidi, che, oltre ad essere dei potenti antinfiammatori, hanno anche la capacità di inibire la proliferazione delle cellule tumorali, dimostrandosi buoni agenti di protezione contro i tumori.

CONSORZIO MARCHE BIOLOGICHE

Da tre anni il Consorzio Marche Biologiche ha riunito in un’unica filiera gli agricoltori biologici della Regione. Con Marche Bio – promosso da Gino Girolomoni Cooperativa, Italcer, La Terra e il Cielo Cooperativa, Montebello Cooperativa e Terra Bio – progetta e realizza nuove strategie comuni per rafforzare il biologico marchigiano, che negli ultimi decenni ha ricoperto un ruolo economicamente importante in Italia e nel mondo. Il Consorzio favorisce il miglioramento della qualità gestionale delle aziende agricole attraverso azioni specifiche come: l’informazione agli operatori della filiera, la promozione, lo sviluppo di nuovi prodotti, l’assistenza agli agricoltori per la partecipazione al sistema di controllo e certificazione, nuovi investimenti strutturali e tecnologici. Più specificatamente il Consorzio Marche Biologiche:

· promuove lo studio, la realizzazione, l’esecuzione e il coordinamento di progetti di filiera finalizzati a stimolare la partecipazione degli agricoltori a sistemi di qualità, nonché a sviluppare processi organizzativi finalizzati a ottenere una riduzione dei costi e il miglioramento gestionale delle imprese partecipanti
· effettua la promozione di studi per la ricerca e la sperimentazione di nuove specie colturali e di nuovi prodotti e processi nel comparto agroalimentare biologico, nonché la realizzazione di studi e ricerche di mercato, in accordo anche con Associazioni, la partecipazione ad azioni promozionali sia in Italia che all’estero all’uopo costituendo e/o gestendo appositi marchi
· supporta la rappresentanza e assistenza alle cooperative socie nei rapporti con Organizzazioni ed Enti privati che hanno scopi affini a quelli della Società
· stende la redazione, anche per conto delle cooperative socie, di accordi, contratti e convenzioni per la fornitura di servizi necessari o comunque utili al raggiungimento degli scopi statutari
· fornisce l’assistenza alle cooperative socie sul piano tecnico, finanziario e gestionale in genere per la realizzazione dei programmi concordati

Gli agricoltori biologici aderenti al Consorzio si impegnano, di contro, a curare il suolo regionale bilanciando la portata della loro azione, tra ciò che apportano e ciò che asportano, migliorandone la fertilità sotto diversi aspetti (fisico, chimico e biologico); unitamente a ciò difendono la biodiversità, in quanto garanzia della sostenibilità ambientale di un processo produttivo e preservano l’acqua con un’attenta gestione della stessa. Queste azioni sinergiche conducono agli elevati standard qualitativi dei prodotti derivati da agricoltura biologica e contribuiscono al mantenimento di un equilibrio ambientale compatibile con il fabbisogno alimentare del presente e del futuro. Con Marche Bio garantisce, inoltre, il controllo su tutte le fasi della filiera produttiva: dalla semina alla commercializzazione del prodotto. Compito delle cooperative socie è, dunque, quello di produrre, trasformare e distribuire prodotti pienamente affidabili sul piano della qualità e genuinità, vale a dire non trattati chimicamente in nessuna delle numerose fasi che intercorrono tra produzione e consumo.
I prodotti della filiera biologica marchigiana
Il biologico è salutare, è un invito quotidiano alla buona cucina e al benessere fisico. Garantito dall’esperienza degli agricoltori biologici marchigiani che hanno saputo unire il recupero delle antiche coltivazioni alle più innovative tecniche di trasformazione, capaci di conservare tutto il sapore della tradizione. Per dare vita a una vasta gamma di tipi di pasta, perfetti per qualsiasi condimento; ma anche saporite zuppe con cereali (orzo, miglio, avena, farro) e legumi e, per la prima colazione, fiocchi di cereali, muesli e un delizioso caffè d’orzo. Tutti alimenti soggetti al controllo particolareggiato di ogni fase produttiva per una tutela globale del consumatore, e coperti da certificazioni di qualità riconosciute in Italia e nel mondo.

CONSORZIO MARCHE BIOLOGICHE
Con Marche Bio
Via N. Abbagnano 3
60019 Senigallia (AN)
Tel. 071 668244
Fax 071 6611272
www.conmarchebio.it

Rispondi

Please enter your comment!
Please enter your name here