CASTAGNA UFARELLAIn Italia le produzioni di castagne e marroni hanno subito una forte riduzione, infatti la produzione raccolta è passata nell’ultimo decennio dall’11% a 4%.
Le conseguenze di tali perdite produttive, a fronte di una buona richiesta da parte della industria di trasformazione e del consumo fresco ha fatto registrare un forte incremento delle importazioni che di fatto nell’ultimo triennio sono quasi triplicate ed hanno raggiunto nel 2012 una quantità pari a quasi 15 milioni di kg.
Le cause della crisi produttiva di questi ultimi anni sono da ricercarsi oltre che dalla riduzione delle superfici raccolte e da andamenti stagionali sfavorevoli quali la siccità del 2012, soprattutto dai gravissimi danni provocati al castagno dal Cinipide (Driocosmus Kuriphilus ), un imenottero di origine cinese, ormai diffuso in tutto il mondo e capace di ridurre la produzione in alcune zone produttive importanti anche del 90 %.

Dell’argomento si discuterà nel IV Incontro Europeo del Castagno che si terra a Bologna in una due giorni sulla castanicoltura che vedrà esperti di diverse paesi Europei e del mondo confrontarsi in particolare sulla lotta biologica al Cinipide che, in Italia e soprattutto in Emilia-Romagna sta ottenendo buoni risultati grazie al lavoro sviluppato del Prof. Alma dell’Università di Torino in collaborazione con il Servizio Fitosanitario della Regionale e con i Consorzi dei castanicoltori, anche a livello nazionale.

La lotta, di tipo biologico, basata sull’ausilio del predatore imenottero Torymus sinensis sta fornendo risultati apprezzabili che saranno appunto illustrati nella sessione dedicata. Ma nell’incontro non si parlerà solo di Vespa cinese (Cinipide), ma saranno affrontati anche altri temi di politica generale sulla castanicoltura, come la valorizzazione del prodotto, la ricerca e la commercializzazione nella sessione pomeridiana.

Un appuntamento da non perdere , afferma Luciano Trentini di CSO e vice presidente di AREFLH, che mira a dare risposte concrete per sostenere una specie spesso sottovalutata o tenuta in scarsa considerazione ma che invece ha risvolti economici, ambientali e paesaggistici importantissimi perché coltivata in territori di montagna o alta collina difficili , che sono ad alto rischio di abbandono e di dissesto idrogeologico.

L’incontro organizzato dall’AREFLH (Associazione delle Regioni Ortofrutticole Europee) insieme alla Regione Emilia-Romagna e al CSO, si svolge presso la sede dell’Assessorato Agricoltura in Viale della fiera n. 8 (sala A ) i giorni 12 e 13 settembre 2013. Le iscrizioni si effettuano via internet al sito www.incontro-castagno.org .

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