Un prodotto tipico e vanto della regione Campania: il pomodorino del piennolo del Vesuvio. E’ una delle produzioni più caratteristiche dell’area del Vesuvio. Sono detti pomodorini “col pizzo” o anche spongili o piènnoli (pendoli).

Nomi che vengono tratti dalla consueta abitudine di appenderli alle pareti o ai soffitti, riuniti in grappoli e legati con cordicelle di canapa. Una piccola forma a ciliegia, piccoli solchi che poi culminano nella punta a “pizzo”, all’estremità.

Si seminano tra marzo e aprile e maturano tra luglio e agosto. Ma la raccolta avviene all’inizio dell’estate, quando si raccolgono a grappoli e si conservano appesi in locali che hanno un’adeguata temperatura e umidità. Vengono conservati per l’inverno o addirittura per la primavera successiva.

La tradizione, li vede protagonisti dello spuntino veloce di mezza mattina dei contadini, che dopo una lunga giornata nei campi, gustavano un pomodoro “schiattato” sul pane, con un filo d’olio, un pizzico di sale e un po’ di basilico. In cucina, invece, si utilizzano per cotture rapidi: vermicelli alle vongole o per il pesce all’acqua pazza. Non c’è agricoltore dell’area vesuviana che non semini una fila di pomodorini “col pizzo” e non li metta da parte per l’inverno. Ma coltivarne in grandi quantità è faticoso e poco remunerativo. I terreni migliori sono difficili da raggiungere e da coltivare al tempo stesso e i piennoli sono molto apprezzati, ricercati ed acquistati sul territorio ma poco conosciuti in altre zone.

E’ però uno dei prodotti con Presidio Slow Food, che valorizza questo ortaggio, con l’obiettivo di far conoscere questo squisito prodotto ai consumatori più attenti e anche a quelli più curiosi. Il prodotto è coltivato con metodo biologico e viene anche trasformato in conserva di pomodorini. La tecnica si base sull’asciugatura dei pomodori più maturi, che restano ad asciugare per un mese, poi vengono tagliati a spicchi e inseriti nei vasi di vetro fino al completo riempimento.

Il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio è un  piccolo ortaggio ma dal grande sapore ed è una vera gemma rossa della tavola campana. Il suo particolare sapore è molto apprezzato sulla pizza. Molto utilizzato anche per guarnire bruschette, per condire primi piatti e nella preparazione di salse.

Riconoscerlo non è difficile. Il logo è costituito da una silouhette del “Pomodorino del Piennolo del Vesuvio” comprensiva di peduncolo, il cui prolungamento richiama il profilo del Vesuvio con l’annesso golfo; sulla vetta del Vesuvio risaltano, in nero, due nuvolette di fumo stilizzate. Nella parte inferiore campeggia la scritta arcuata: “pomodorino del piennolo del Vesuvio” realizzata con font “arial” e debitamente “convertita in curve”. Nella parte superiore, come a racchiudere il “core” del logo, vi è una linea curva rossa, che è interrotta al suo apice dalla scritta “D.O.P.”, realizzata con font “arialblack” debitamente “convertita in curve”.

Maria Rosaria Mandiello

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